DIRINDIN GUERRINO
GUERRINO DIRINDIN
GUERRINO DIRINDIN -  Zona Porto fluviale
Opera ambientata
Nato nel 1950 a Pordenone.
Studio a Pordenone in via del Cuch, 3
Tel. 0434.366334 – Cell. 349.7530094 

PROGETTO PRESENTATO 
L’onda

 

2005, tavole in legno, misure varie


Dirindin scappa dalla fabbrica e costruisce “il fuggitivo” che poi diventerà “il superstite”, il rappresentante di tutte le lotte sociali, politiche, umane: il simbolo delle atrocità e di Hiroshima e Nagasaki. Ma cosa manca a Guerrino Dirindin? Ho visto dei disegni bellissimi nati da un uso sapiente del materiale. Ma D. non ama la citazione ed in effetti è vero. D. cita se stesso e qui sta “il soave inghippo”, perché i suoi sono “viaggi platonici all’inverso”. Egli è alla ricerca costante di un pezzo di desiderio (è un vero fuggiasco, come la sua scultura), come andasse in un pezzo/POZZO dove sta una luce chiarissima mista oro e azzurro lapislazzoli. Egli è come Giotto che cerca il suo alveo e materia (l’oro, il lapislazzoli…). Egli ci dona, nelle sue opere, l’imperfezione.In via del Cuch fuori dal suo studio “nel grande salice giapponese (saless) l’indiano sta all’erta e protegge”, ma, purtroppo, il salice “è stato mangiato dalle formiche e…sbeccato dal picchio alla ricerca delle termiti”, mi dice Guerrino.Compito dell’artista dovrebbe essere continuare il lavoro degli altri. Questo non è citare o copiare, ma rubare l’idea, come faceva Picasso. Intanto Guerrino esprime un desiderio, fa il cielo con la terra. (Giorgio Bianchet, ottobre 2005) 

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(Fotografia opera ambientata: Alessandro Dose)