13.14  RASSEGNA DI ARTE CONTEMPORANEA  

edizione decima

 

INCROCI

 

 

Progetto a cura di

Chiara Tavella

Orietta Masin

Quando:

Dicembre 2013 / Aprile 2014

Dove:

Cervignano del Friuli (Udine)

Pordenone

Portogruaro (Venezia)

Gorizia

Trieste

Prosecco (Trieste)

In collaborazione con

Assessorato alla Cultura di Cervignano del Friuli

Con il patrocinio di:

Comune di Cervignano del Friuli (Udine)

Comune di Pordenone

Comune di Portogruaro (Venezia)

Comune di Gorizia

Comune di Trieste

E con la collaborazione di

Francesca Agostinelli

Angelo Bertani

Maria Campitelli

Fulvio Dell’Agnese

Franca Marri

Circolo ARCI Metropolitana, Gorizia

Circolo ARCI Trieste

GRUPPO 78 (Trieste)

Massimo Premuda, DoubleRoom, arti visive, Trieste

Associazione Media Naonis, Cordenons (Pordenone)

Associazione Porto dei Benandanti, Portogruaro (Venezia)

Associazione Le Arti Tessili, Maniago (Pordenone)

Robin Soave/Rossana Beccari, artisti, Contovello (Trieste)

 

 

Concept / INCROCI

Crocevia di artisti / incroci di vite in 10 anni di rassegna

Valorizzazione delle associazioni culturali

Percorsi paralleli e punti di incontro tra le diverse realtà del nostro territorio

 

Giunti alla decima edizione i promotori intendono condividere e festeggiare questo traguardo con quanti, in 10 anni, hanno incrociato la loro vita e il percorso creativo con questa rassegna di arte contemporanea.

Da questo crocevia di persone, associazioni e luoghi nasce il concept dell’edizione 2013.2014 che prevede il coinvolgimento di sette spazi espositivi dislocati tra le città di Pordenone, Trieste e Gorizia e le province di Udine e Trieste; sei critici d’arte; un centinaio di artisti provenienti dalle edizioni precedenti più una selezione di nuove presenze; sette associazioni culturali; cinque mesi di eventi – da dicembre 2013 ad aprile 2014 – che, attraverso un’alternanza di mostre, luoghi e città, coinvolgeranno il pubblico in un vero e proprio percorso geografico/culturale, articolato in una serie di tappe dedicate ciascuna a una tipologia di opere, dall’installazione alla pittura, dalla scultura al video, dall’arte tessile alla fotografia.

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Coordinamento generale

Orietta Masin

 

Informazioni

338.8454492 / artecorrente@gmail.com / www.artecorrente.it

 

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INCROCIO_1 immagine suono

 

14.12.2013 - 06.01.2014

Cervignano del Friuli, Udine
Sedi varie

 

A cura di

Chiara Tavella

Orietta Masin

 

 

Qualsiasi succedersi di suoni, rumori, odori

stampa nella mente un arabesco di forme e di colori.

 

Carlo Carrà, La pittura dei suoni, rumori e odori, in Lacerba,

1 settembre 1913; in: U. Apollonio, Futurismo, Mazzotta, Milano 1976 (2), p 163.

 

Il primo degli “Incroci” che compongono l’edizione 13.14 della Rassegna di arte contemporanea di Cervignano, è un incrocio tra immagine e suono.

Nell’intrico di linguaggi dell’espressione artistica odierna, che la rassegna cerca  di districare articolandosi in sette mostre, ognuna dedicata a uno specifico ambito linguistico,

L’appuntamento d’apertura, che trova spazio proprio a Cervignano, si propone di sondare un particolare filone di ricerca, quello della sound art, a partire dalla constatazione che una componente acustica è sempre più presente nella creatività attuale.

La mostra di Cervignano ne offre alcuni esempi: si va dalla sound art intesa in senso tecnico – in un’accezione impostasi di recente, che implica uno stretto legame con la tecnologia digitale e si basa su campionatura e manipolazione dei suoni, che si traducono, anche, in una traccia visiva (Massimiliano Viel, Julian Scordato) – al suono come componente essenziale di opere di carattere installativo e performativo, che assemblano la componente visiva – sia essa la ripresa video o gli oggetti e i luoghi di un’installazione – con l’elemento del suono e/o della parola, a tal punto interrelandoli da sconfinare, in diversi casi, nell’azione drammatica e quindi nella performance (Cecilia Donaggio, Guillermo Giampietro, Orietta Masin+Massimo Croce, Marco Tracanelli, Michele Viel). Concettualmente, prima ancora che un suono o un rumore associati a un’opera, è possibile però immaginare che sia l’opera stessa a produrre suono: è il caso della scultura sonora, una scultura che può anche emettere suono o essere “suonata” come un vero strumento musicale (Elena Grimaz, Massimo Poledelmengo).

Si va quindi da un suono che, letteralmente, si fa immagine, al suono che, accostato o generato dall’opera, disegna un ambiente visivo-acustico, nella tensione a configurare un insieme che, attraverso una sollecitazione multisensoriale, accresca la capacità di coinvolgimento del fruitore e rinnovi il mito dell’opera d’arte totale.

Se cadono i confini tra le arti e le sfere percettive, cadono però anche i confini tra arte e vita – come è accaduto in quelle ricerche, dal simbolismo al futurismo, dal surrealismo a Fluxus, che hanno fatto della sperimentazione a oltranza e del superamento dei confini linguistici la loro ragion d’essere.

Secondo filo rosso con cui orientarsi nella mostra sarà allora l’aggancio con l’attualità, con i problemi più urgenti del mondo contemporaneo: molti dei lavori ideati presentano infatti una connotazione sociale, convergono spontaneamente verso alcuni grandi temi quali il naufragio – dei valori, della civiltà ma anche, più concretamente, delle persone – e il tema connesso della libertà individuale in una società che, ad onta dei proclami, mette sbarre dappertutto. Il suono-immagine allora registra una porzione di vita.

La mostra di Cervignano è resa possibile grazie al sostegno del Comune di Cervignano del Friuli e della Banca Popolare di Cividale. Per questa esposizione, partner tecnico Belle Arti De Marchi.  

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