Osservo il soggetto cercando di trasportare sulla carta le sensazioni raccolte, per creare un "luogo" che assuma la concretezza e la consistenza della realtà, uno spazio nel quale possiamo avvertire una presenza fisica e tangibile. I lavori sono stati eseguiti dal vero, in mezzo a un piccolo bosco di alberi tropicali piantati in un grande parco della città. Influenzata probabilmente dalle tavole del Botticelli conservate al Prado, mi affascinava l'idea di rappresentare un bosco, luogo magico e incantato che appartiene al nostro inconscio più profondo, luogo in cui sono state sepolte anche le nostre più ancestrali paure.
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(Fotografia opera ambientata: Alessandro Costa)