UDINE/APRILE-MAGGIO 2013

Progetto

BIANCO O NERO

per PALAZZO conTEMPORANEO 

A cura di Orietta Masin

In collaborazione con Renzo Cevro-Vukovic


In passato Udine per i paesi della provincia era la città dei cinema. Nel centro storico operavano numerose sale di prima visione. Questo fino alla fine degli anni Ottanta quando, complice lo strapotere della televisione e dell’home video, assistiamo alla loro pressoché totale chiusura e alla nascita delle decentrate multisala.
S
ul filo della memoria e per ricordare i cinema d’antan e la suggestione delle pellicole in bianco e nero proiettate nell’ex Cinema Eden (edificio di stile liberty dell’architetto Provino Valle abbattuto nel 1958 per fare spazio all’attuale Palazzo UPIM) nasce il progetto BIANCO O NERO a cura di Orietta Masin in collaborazione con Renzo Cevro-Vukovic, per Artecorrente.

Quali prospettive per la vita culturale delle città? Quale possibilità si dà a chi vuole vivere il proprio quartiere in modo sano e costruttivo? Quali sono oggi i referenti che gli operatori culturali hanno come interlocutori per dar voce alle loro proposte?

Nella penisola assistiamo sempre più spesso all’occupazione dei teatri, cinema e luoghi di cultura da parte di giovani, lavoratori dello spettacolo, artisti, tecnici e operatori, che in nome dell'arte e della cultura protestano contro la loro chiusura. Mentre edifici dismessi, abbandonati o da demolire (come nel nostro caso) fanno da sfondo a forme di “occupazione artistica” che evidenziano la necessità di trovare nuovi canali di comunicazione tra chi si occupa di cultura e il pubblico. Una pratica concreta, pensata dal basso, per conoscere, intrecciare e far crescere l’offerta culturale complessiva del territorio.


Dalla fascinazione dei film d’epoca in bianco e nero il progetto utilizza simbolicamente e trasforma i due “non colori” in due luoghi separati e distinti dalla necessità di dover prendere una posizione, di schierarsi, di decidere da che parte stare. Bianco o nero, una esortazione a non defilarsi, ad agire, a non subire decisioni prese da altri. Una sana partigianieria nella vita, rispetto alla cultura, all’arte, in politica (durante il periodo di esposizione saremo sotto elezioni...). 
Due stanze in bianco e nero, un particolare allestimento scenico, video in bianco e nero, opere plastiche in bianco o nero...


Gli artisti sono stati selezionati dall’elenco delle presenze alla rassegna di arte contemporanea che si svolge dal 2004 a Cervignano del Friuli; rassegna ideata da Orietta Masin che in nove edizioni ha visto succedersi al suo fianco importanti critici d’arte della nostra Regione quali Angelo Bertani, Franca Marri, Fulvio Dell’Agnese e Chiara Tavella. Una sorta di ricognizione sull’operato svolto prima dell’auspicabile traguardo dei 10 anni, che coinvolgerà una decina di artisti con un modus operandi adeguato al progetto.


Partecipano

Orietta Masin

Renzo Cevro-Vukovic

con

Manuel Fanni Canelles + Guido Carrara + Alessio Velliscig + Arianna Zani

Edi Carrer

Elena Grimaz

Omo Lin

Laura Pozzar

Sabina Romanin

Nicolas Vavassori

Michele Viel + ino)(opendesign

Malgorzata Winnik